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ATTUALITÀ SETTIMANALELa borsa e gli indicatori puntano al rialzo

06.03.17 - 16:38
Equity &Fund Analysis BSI
Keystone
La borsa e gli indicatori puntano al rialzo
Equity &Fund Analysis BSI

È un dato di fatto che la borsa svizzera, come i maggiori mercati azionari, tende ad assumere un atteggiamento ottimistico quando la borsa americana è in crescita, e viceversa: il primo trimestre di quest’anno ne è un’ulteriore conferma.

L’economia americana ha recentemente prodotto una serie di dati macroeconomici e congiunturali che rafforzano le probabilità di un aumento dei tassi da parte della Fed, forse già a marzo, e di altri susseguenti rialzi nel corso dell’anno.

In parallelo, sia l’S&P 500 che il Nasdaq hanno scalato nuove vette raggiungendo massimo dopo massimo con tassi di crescita che non si vedevano da anni.

L’SMI, dopo aver nicchiato lateralmente nel 2016 quando i mercati di oltreoceano stavano iniziando ad accelerare, da inizio dicembre, quindi dopo aver conosciuto l’esito delle elezioni negli US, si è agganciato alla tendenza rialzista generalizzata e si è portato rapidamente oltre gli 8’500 punti.

Questa nuova spinta positiva allontana ulteriormente l’indice da un biennio caratterizzato da volatilità erratica, il cui ultimo picco è ormai distante 8 mesi, ed evolve attualmente entro livelli medi di lungo periodo, una ulteriore rassicurazione.

Non per questo gli investitori possono abbassare la guardia: ricordiamo che dietro l’angolo ci sono nuovi appuntamenti elettorali di peso in Europa con elevato potenziale di destabilizzazione, mentre anche negli US la situazione politica è tutt’altro che tranquilla e dopo aver raccolto i frutti seminati dalla precedente amministrazione, ben presto i mercati vorranno vedere i primi risultati concreti della nuova presidenza, che sembrano essere stati avventatamente scontati negli attuali prezzi euforici della borsa.

L’avanzamento dell’SMI sembra tuttavia poggiare su basi ben solide, come traspare dall’andamento favorevole del rilevamento del KOF e dal barometro congiunturale, che è ostensibilmente positivo e ormai in prossimità del massimo periodico di fine 2013. Se l’SMI veleggia, le piccole e medie imprese, più direttamente rappresentate dai rilevamenti statistici nazionali, sono in una fase distintamente positiva.

Dopo un periodo di anomalia nelle prime due settimane di dicembre, che aveva fatto supporre un possibile cambiamento della tendenza secolare in atto da oltre due anni, la proporzione dell’andamento borsistico tra grandi e piccole capitalizzazioni della borsa elvetica ha ripreso il suo corso di lungo periodo a vantaggio delle piccole società.

In questo particolare frangente, le piccole e medie imprese svizzere stanno beneficiando dell’andamento congiunturale favorevole nell’EU, che per la prima volta dal 2008 presenta un quadro comparativamente migliore degli US, e non sembrano eccessivamente penalizzate dall’apprezzamento del CHF.

Dopo aver svolto il proprio ruolo difensivo quando la borsa europea era in fase di debolezza, si direbbe che il mercato svizzero, in particolare per quanto riguarda i titoli di secondo piano, sia in grado di affermarsi anche durante l’attuale fase di buona crescita borsistica.

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