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LUGANOPOESTATE "macchina del tempo" per l'omaggio a Evtušenko

24.05.17 - 07:00
Il grande poeta russo giunse a Lugano nel 1998, e sabato 3 giugno si ricorderà quell'evento indimenticabile
Archivio POESTATE
POESTATE "macchina del tempo" per l'omaggio a Evtušenko
Il grande poeta russo giunse a Lugano nel 1998, e sabato 3 giugno si ricorderà quell'evento indimenticabile

LUGANO - Sabato 3 giugno POESTATE diverrà una macchina del tempo, riportando indietro le lancette a una giornata del 1998, una delle più gloriose nella storia ventennale del festival.

La leggenda della letteratura Evgenij Aleksandrovič Evtušenko, dopo aver calcato le scene dei più importanti teatri del mondo, sale sul palco di POESTATE. «Fu una serata straordinaria, una folla immensa per Evgenij» ricorda la direttrice Armida Demarta.

A ricordare la grande opera letteraria dell'autore russo, morto il 1° aprile negli Stati Uniti, letture con Olga Romanko (cantante lirica, russa), e Arminio Sciolli (animatore svizzero del suo Centro Culturale Il Rivellino e Casa Sciolli). 

"Erano tanti un tempo i tuoi sorrisi: / sorpresi, maliziosi, festosi sorrisi, / tristi a volte un tantino, ma tuttavia sorrisi. // Non uno è rimasto a te dei tuoi sorrisi. / Troverò un campo dove a centinaia crescono i sorrisi. / Te ne porterò una bracciata dei più bei sorrisi. // Tu mi dirai che non hai bisogno di sorrisi, / ché troppo ti hanno stancato i miei e gli altrui sorrisi. / E hanno stancato anche me gli altrui sorrisi. // E hanno stancato anche me i miei propri sorrisi. / Di difesa ne ho tanti di sorrisi, / che mi rendono ancora meno facile ai sorrisi. // Ma, a dire il vero, io non ho sorrisi. / Sei tu per la mia vita l’ultimo dei sorrisi, / sorriso, che sul volto non ha mai sorrisi".

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