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Bufera sui social per l'ultima opera esposta al museo delle cere di Madame Tussaud, che però si difende: «Colpa delle luci e dei flash»
NEW YORK - Increduli e sorpresi. È così che si sono sentiti i numerosi visitatori del museo delle cere di New York che, a partire dallo scorso 12 luglio, si sono trovati di fronte all’ultima arrivata della collezione di Madame Tussaud: nientepopodimeno che Beyoncé.
La statua non ha però mancato di sollevare critiche e discussioni. Il motivo? La cera utilizzata per realizzare il corpo della star di Houston è troppo chiara rispetto alla reale carnagione della 35enne afro-americana. E i visitatori non hanno perso tempo. Cellulari alla mano, hanno iniziato a diffondere le immagini su Twitter e Instagram, pretendendo spiegazioni.
Secondo alcuni, gli autori della statua probabilmente «non hanno mai visto la moglie di Jay-Z in vita loro, altrimenti non si sarebbero potuti accontentare di un risultato così mediocre». Tra i commenti non è però mancata anche una buona dose di ironia, come nel caso di una visitatrice che ha ribattezzato la statua “Briyonce”, combinando il nome con quello della sua collega Britney Spears.
Bersagliato dalle critiche, il museo newyorkese si è difeso: «La nostra squadra di scultori impiega tutta la propria arte per realizzare statue che riproducano fedelmente la carnagione delle celebrità rappresentate», hanno spiegato i portavoce in un comunicato, precisando che «l’effetto combinato delle luci e dei flash fotografici ha probabilmente contribuito ad alterare la resa di colore delle statue».
