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LUGANOBuskers Festival, Lugano nelle mani degli artisti per cinque giorni

10.07.17 - 06:01
«Per noi il Busker è stato portare la strada sui palchi e i palchi per strada e vedere che effetto fa» spiegano gli organizzatori della kermesse che prende il via mercoledì
LongLake Festival
Buskers Festival, Lugano nelle mani degli artisti per cinque giorni
«Per noi il Busker è stato portare la strada sui palchi e i palchi per strada e vedere che effetto fa» spiegano gli organizzatori della kermesse che prende il via mercoledì

LUGANO - Inizia la settimana del Lugano Buskers Festival. Le rassegne che compongono il LongLake Festival "rallentano" per alcuni giorni, così da lasciare la città in mano ad artisti, mangiafuoco, giocolieri, attori e musicisti. Abbiamo chiesto a Ilenia Ricci, una delle organizzatrici della rassegna, di dipingerci una panoramica di ciò che succederà dal 12 al 16 luglio.

Per chi ancora non sa di cosa si tratta, come potete definire il Lugano Buskers Festival?

«"Busker" in generale richiama l’arte di strada: suonare o fare uno spettacolo di strada e chiedere un obolo al pubblico se lo spettacolo è stato gradito; l’artista di strada va a buscarsi lo spettacolo, se lo va a cercare. Tecnicamente i Buskers Festival esistono da tanti anni in tutto il mondo. Grazie al loro tipo di organizzazione, sono festival all’aria aperta concepiti come un omaggio all’ arte di strada quindi legati all’essenzialità dei mezzi e alla trasversalità dei generi: concerti, rappresentazioni teatrali, spettacoli di marionette, di danza e altre performance artistiche. La forza del Busker è che può attrarre direttamente il pubblico quindi lo spettatore, sedotto dall’energia diretta e senza barriere dell’arte può vivere un momento particolare in un luogo che normalmente è vissuto in qualità di cittadino, visitatore o turista.

Il nostro Busker è tutto questo nella nostra magnifica Lugano: è la magia di poter scoprire 200 tra spettacoli e concerti in 5 giorni negli scorci più belli e magari anche sconosciuti dalla nostra città; spettacoli che avvengono simultaneamente su 19 postazioni che possono essere palchi veri e propri o postazioni create sulla strada solo attraverso una presa elettrica e una piccola luce per quando scende la sera. Per noi il Busker è stato portare la strada sui palchi e i palchi per strada e vedere che effetto fa».

Come avete operato in questi mesi sul piano organizzativo? Perché le scelte sono cadute sugli artisti che compongono il programma?

«La scelta della programmazione avviene attraverso varie strade, idee, concetti e passioni. Idealmente non smettiamo mai di fare programmazione perché qualsiasi spettacolo o concerto che vediamo può in qualche modo rientrare nella nuova edizione. Da settembre iniziamo a organizzarci per l’edizione successiva. Prima di tutto leggiamo le tante richieste di artisti da tutto il mondo che mandano la loro proposta sulla mail ufficiale del festival; cerchiamo di rispondere sempre a tutti anche se la proposta non viene accettata perché non rientra nei nostri gusti o criteri di selezione, ci fa molto piacere che il nostro piccolo Busker sia conosciuto da tanti artisti in tutto il mondo.

L’altra modalità con cui scegliamo gli artisti di visual comedy è l’andare a conoscere (virtualmente e non solo) i festival più importanti in Svizzera, in Europa e non solo. Per noi il busker è prima di tutto una passione quindi la voglia di conoscere nuovi artisti o generi c’è sempre, attraverso tutto gli artisti che abbiamo invitato in questi ne abbiamo conosciuti altrettanti tramite i loro racconti e i loro consigli. Infine è affascinante portare il il mondo a Lugano partendo dalla ricchezza artistica e musicale di qui quindi la rosa degli artisti comprende sempre una forte e marcata presenza di artisti locali. Per dirne alcuni di quest’anno: Devil's Bridge, Dj leMox, Dj P-Kut, Djset Toclock, LAM-1, Electronic Synthesizer lab, Freeburgers, Han Sessions, La Compagnia delle Lunghe, Orecchie, Limon Willis, Mardoch, Tam Bor».

Il Buskers Festival è ormai consolidato e molto apprezzato dai luganesi: cosa riserva di nuovo l’edizione 2017?

Consolidato in nove anni di storia, molto apprezzato da luganesi e ticinesi in generale perché per il Busker soprattutto nel week end la gente si muove da tutto il Cantone. È apprezzato ormai da molti turisti che vengono ad affollare Lugano per tutta la settimana visto che è un festival accessibile a tutti e che parla tante lingue.

Ecco una carrellata delle novità: giovedì, venerdì e sabato oltre al Busker nel lungolago chiuso al traffico ci sarà lo Street Food Festival quindi la già allettante offerta gastronomica della passeggiata in riva al Ceresio verrà completata da food trucks e bancarelle all'insegna del gusto; i concerti finali di mercoledì 12 con i Campos e di domenica 16 con i Frank Powers saranno nella suggestiva cornice della Punta Ciani. Anche tutta la programmazione della domenica si svolgerà nell’intima cornice naturale del Parco Ciani, in un clima domenicale rilassato, dove godersi le performance all’ombra degli alberi o sdraiati sul prato.

Ci sono degli show che non si possono proprio perdere?

«Prima di tutto noi consigliamo di "perdersi" nella città, lasciarsi stupire dalla meraviglia di quello che si potrà incontrare lungo la strada. Noi teniamo molto a tutti e 50 gli artisti che poi diventano anche amici visto che praticamente viviamo con loro per 5 giorni, ma segnaliamo in particolare:

In Piazza Manzoni abbiamo invitato la compagnia blucinQue che porterà lo spettacolo Xstream (selezionato dalla Thou di Montréal per la piattaforma “Montréal complètement Cirque” con la regia e coreografia di Caterina Mochi Sismondi ) quindi uno spettacolo circense teatrale in Piazza. Quattro artisti su musica live attraversano le loro storie, frammenti di racconti per mostrare corpi che agiscono su uno spazio che si trasforma, un flusso in divenire tra musica teatro danza e circo. Due show al giorno dal mercoledì al sabato; i Larytta da Losanna infuocheranno la Piazza Manzoni sabato 15 in chiusura della programmazione della giornata del festival con i loro beat elettronici storti, ritmi africani, melodie orecchiabili, voci ipnotiche, loop, cori e tanto altro; Lucio Corsi, un poeta-cantautore toscano, un'anima pura, svaporata, geniale, piccola e immensa al tempo stesso. Sarà al Busker dal 14 al 16 luglio. Poi i Flying Dutchmen dall’Olanda, con noi tutti i giorni del festival, protagonisti di grandi numeri di giocoleria con palline, clave, spade, a terra o a cavallo di altissimi monocicli; Nino Costrini e Mina Clown dall’Argentina, con noi dal 14 al 16: Nino è un clown vendicativo, un provocatore nato, ironico e sarcastico, svela attraverso il suo personaggio una miriade di sfaccettature, che senza sosta ci divertono e ci sballottano attraverso le più varie emozioni; Yelling Kitchen Prince dall’Olanda, qui dal 13 al 15, artista della visual comedy che porta a Lugano il suo show dove cucina pancake, suona il rock’n’roll e farà impazzire tutti.

Consigliamo di andare sul sito luganobuskers.ch e di scoprirli tutti perché io li citerei tutti davvero. Al festival in vendita (offerta libera consigliamo 2.-) il libretto con tutti i dettagli degli orari e location».

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