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SUPSI Un’avventura che scalda il cuore e apre la mente

31.01.17 - 06:00
Intervista a Kelly Monteiro e Serena Grassi, studentesse dell'ultimo anno di Bachelor in Cure infermieristiche
Un’avventura che scalda il cuore e apre la mente
Intervista a Kelly Monteiro e Serena Grassi, studentesse dell'ultimo anno di Bachelor in Cure infermieristiche

Chi siete? Cosa studiate alla SUPSI?

Siamo Kelly Monteiro e Serena Grassi, frequentiamo l’ultimo anno del Bachelor in Cure infermieristiche alla SUPSI.

Il terzo anno del vostro percorso di studi prevede la possibilità di partire per uno stage di cooperazione internazionale. Dove vi siete recate? Presso quale struttura?

Abbiamo svolto il terzo stage della nostra formazione in Togo, presso l’ospedale San Gottardo di Dédomé, creato dall’associazione Amici di Don Franck.

I 20 minuti più belli della vostra esperienza in Africa?

Sono costituiti da tanti piccoli attimi, come i sorrisi e i ringraziamenti dei pazienti che abbiamo curato, soprattutto quelli ricevuti dai bambini!

Tre aggettivi per descrivere lo stage in Togo?

Indimenticabile, avventuroso ed arricchente.

In che modo vi ha arricchito questa esperienza?

Adesso apprezziamo maggiormente ciò che abbiamo, a partire dalle piccole cose. Siamo state confrontate con una realtà completamente diversa dalla nostra che ci ha fatto riflettere, accrescendo il nostro bagaglio di conoscenze personali e professionali. Siccome le risorse erano scarse, abbiamo imparato ad evitare gli sprechi trovando soluzioni alternative con i mezzi a nostra disposizione. Alcune delle relazioni instaurate ci hanno permesso di crescere anche a livello umano, e rimarranno impresse per sempre dentro di noi.

Che consigli dareste agli studenti che vogliono svolgere uno stage nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale?

Consiglieremmo a chiunque un’esperienza come quella che abbiamo vissuto. Riteniamo sia importante avere “un compagno di avventura” con cui condividere sia i momenti più belli che quelli più difficili. Inoltre, pensiamo sia opportuno informarsi adeguatamente sulle risorse e sui possibili pericoli del luogo di destinazione, nonché sulle abitudini culturali del popolo con cui ci si relazionerà.

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