PRO JUVENTUTELe opportunità per i bambini sono molte, ma cosa le accomuna?

La Svizzera italiana è un luogo in cui avviene di tutto. Una infinità di iniziative culturali, momenti aggregativi, sport, politica e molto altro ancora. In ambito di proposte per bambini e giovani, anche qui, c'è letteralmente da perdersi.

Senza stare a scomodare la scuola e la formazione, sappiamo che le opportunità per i bambini (forse un po' meno per i giovani) sono molte. Tutte le iniziative proposte sono organizzate con dovizia, gestite con professionalità, condotte con maestria. Va bene. Ma, vien da chiedersi, cosa le accomuna? Certo, perché se si tratta di iniziative (e qui sto parlando di politiche dell'infanzia e della gioventù) che debuttano, si sviluppano e poi si concludono nel "qui e adesso" si perde uno degli elementi più importanti che contraddistinguono educazione, vale a dire: la continuità.

È compito della politica, a livello comunale, cantonale e federale, certamente offrire i mezzi, ma anche il contesto nel quale le differenti iniziative rivolte ai bambini e ai giovani possono trovare spazio. Bisogna che ci sia un filo rosso, una sorta di senso comune (certamente non imposto ma ragionato e veicolato attraverso tutto ciò che è necessario a tale scopo) che porta tutti in una direzione o che, per lo meno, suggerisce una direzione educativa nella quale orientarsi, prospettiva in fondo alla quale altro non si trova che la Svizzera nella quale vorremmo vivere fra venti o trent'anni. Le politiche dell'infanzia e della gioventù sono certamente importanti per il fatto che alleggeriscono e sostengono i genitori durante le pause pranzo dei propri ragazzi, ma soprattutto perché preparano i nostri bambini a guardare lontano e a vivere anche per il paese che verrà.