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LUGANOMangiare meglio per vivere meglio: intervista al dottor Roberto Ostinelli

28.08.17 - 07:00
Il convegno Love for Life parlerà di come migliorare la nostra vita: tra i temi trattati, l’alimentazione e il ruolo del buon cibo nel benessere. Scopriamo di più con l’organizzatore
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Mangiare meglio per vivere meglio: intervista al dottor Roberto Ostinelli
Il convegno Love for Life parlerà di come migliorare la nostra vita: tra i temi trattati, l’alimentazione e il ruolo del buon cibo nel benessere. Scopriamo di più con l’organizzatore

LUGANO - Il 9 settembre, al Palazzo dei Congressi di Lugano, si terrà il simposio Love for Life 2017, un convegno sulle teorie scientifiche più recenti relative al miglioramento del nostro stile di vita. L'argomento è affascinante, e investe in maniera speciale anche il rapporto con il cibo e l'alimentazione. Per questo motivo ho voluto contattare il dottor Roberto Ostinelli, organizzatore e tra dei relatori del simposio, per approfondire alcuni tra i temi legati all'incontro, ovvero quelli che più attengono a questa rubrica.

D: Dottor Ostinelli, lei è un medico, ma porta anche avanti da anni studi di fisica quantistica e medicina integrativa bioenergetica. Ci può raccontare per prima cosa come queste discipline abbiano modificato l'approccio al suo lavoro, e come oggi possano essere utili per la salute dei pazienti?

R: Oggi mi definisco un medico olistico, nel senso che ho un approccio a 360 gradi per valutare gli aspetti energetici in ambito curativo, sulla scorta della medicina cinese e del concetto di energia che questa descrive. Dopo vari anni di studio, dal 2009 ho cominciato la mia esperienza professionale con questo tipo di approccio, approfondendo inoltre gli aspetti scientifici legati alla fisica quantistica che stanno dietro tali applicazioni. E ben presto questa è diventata una parte integrante del mio lavoro. Oggi non sono più un semplice “prescrittore di farmaci e visite specialistiche”, e soprattutto posso con piacere valutare i feedback dei miei pazienti, che riescono a guarire da sintomi cronici, frutto spesso di problemi psicosomatici. Integrare questi approcci con la normale pratica medica diventa un processo virtuoso che responsabilizza e dà consapevolezza e strumenti utili al paziente. Mi dedico poi anche a un approccio mentale e psicologico, tramite una visione della psicanalisi moderna chiamata emodeling, che permette di aiutare una persona nella sua interiorità. E tutto questo diventa un nuovo modo di vedere le cose, che voglio comunicare a più persone possibile... e per questo è nato Love for Life!

D: Qual è il ruolo dell'alimentazione quotidiana nella cura del benessere e della salute dell'individuo?

R: L'alimentazione e lo stile di vita sono essenziali, per fornire giusta benzina al nostro corpo fisico. Noi siamo mente, inconscio e forse anche anima... insomma uno spirito, un'energia incarnata in un corpo. Ma se il corpo funziona male, se è bloccato da meccanismi paralizzanti delle sue funzioni, possono insorgere problemi di ogni genere.

D: Che importanza ha il gusto e la presentazione del cibo in questo? E che cosa può fare un ristorante per far diventare ciò che serve un vero e proprio "soul food" (che gratifichi spirito e corpo)?

R: Il cibo può diventare un problema e favorire l'insorgere di certe malattie, e anche il modo in cui un cuoco prepara le sue creazioni è importante. Quando infatti facciamo qualcosa e la offriamo agli altri, anche il modo con cui operiamo diventa essenziale, ed è così che si possono trasmettere gioia, passione e felicità. Se sei lì a bere un buon bicchiere di vino in un'azienda vinicola, davanti al vigneto, allora ricevi tutta l'energia e il piacere di quello che stai facendo, del gesto in sé tanto quanto della mera sostanza del bicchiere. Stessa cosa avviene se ci lasciamo sorprendere e stuzzicare da un grande cuoco, con materie prime di qualità, su una tavola splendidamente preparata per noi. Lo chef ci trasmette gusto, energie e informazioni, oltre che stimolare le nostre papille gustative. Quindi direi che il cibo va goduto come un vero e proprio piacere fisico, soprattutto se si ha la consapevolezza di mangiare cibi ben fatti e di qualità. E questo vale sia per alimenti di origine vegetale che animale, che provengano da una filiera rispettosa e sana quanto più possibile. Questi sono i cibi che ci fanno bene, e non quelli che derivano da filiere degradate e degradanti, irrispettose della natura e degli esseri viventi.

D: E quindi, oltre alla medicina, possiamo dire che esiste anche un'alimentazione bioenergetica?

R: Ci sono oggi sempre più indizi di quella che è una ipotesi di fisica quantistica, e cioè che la natura “vibra”. Se prendiamo un cibo che mantiene la naturalezza dei suoi componenti naturali, questi “vibrano”: hanno una ottima presenza di quelli che vengono chiamati “biofotoni”, o “campi informazionali”, e che provengono dalla natura e dalla vibrazione solare che è racchiusa in essi. Quanto più un cibo viene elaborato, tanto più esso perde questa vibrazione. Stessa cosa avviene se i cibi vengono stoccati in malo modo per lunghi periodi. Insomma, i cibi naturali consumati freschi ci danno delle vibrazioni migliori e fanno più bene al nostro corpo. Inoltre, quanto più il prodotto è “bio”, tanto più esso possiede biofotoni intensificati rispetto agli alimenti di origine convenzionale. L'alimentazione bioenergetica è la consapevolezza che quello che mangiamo ci dà anche una vibrazione salutare.

D: In quali momenti del convegno si parlerà di questi temi?

R: Il convegno è tutto costruito attorno al concetto di informazione che cambia intorno a noi e ai modi che abbiamo per migliorare le nostre vite. Io stesso tratterò il tema del rapporto mente-corpo, e durante quel contributo citerò anche questi aspetti nutrizionali e alimentari. Vi aspetto a Love for Life!

E ci sarò anche io, con il mio team del Ciani, il 9 settembre, al Palazzo dei Congressi di Lugano!

Questa rubrica è sponsorizzata dal Ciani Ristorante Lugano.

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