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CANTONEIl Ticino è un posto di... vino! Parola di Zanini

10.05.17 - 06:00
Il merlot non è solo fonte di orgoglio, ma anche di possibile espansione per l'economia di tutta la regione. Vediamo come si muove l'azienda battistrada nel settore
Il Ticino è un posto di... vino! Parola di Zanini
Il merlot non è solo fonte di orgoglio, ma anche di possibile espansione per l'economia di tutta la regione. Vediamo come si muove l'azienda battistrada nel settore

LUGANO - Parlando di mangiare e bere bene, non si può non conoscere produttori e materie prime locali. Su un mio blog personale, infatti, qualche tempo fa, approfondivo, ad esempio, il settore della viticoltura ticinese che, con le sue eccellenze, potrebbe essere un volano per l'economia della regione.

Sin dall’inizio del ‘900, quando dalla Francia è stato importato il Merlot, questi vigneti hanno trovato un terreno estremamente fertile nel nostro territorio, al punto da ricoprire l’85% della superficie vitata del nostro Cantone. Il vino che vi viene prodotto, una volta più apprezzato all’estero che in Ticino, è adesso profeta (anche) in patria, grazie a una progressiva riscoperta dell’unicità del territorio. Ogni vino è espressione della propria regionalità, e il Merlot è ormai il re incontrastato del Ticino, offerto sia nei nostri ristoranti che in quelli di tutta Europa.

A contribuire a questo successo sono stati i dei viticoltori/imprenditori di grande levatura.

Fra questi, c’è certamente Luigi Zanini, fondatore dell’omonimo gruppo che produce il 10% di tutto il vino ticinese, possedendo 100 dei 1050 ettari del territorio vinicolo del nostro Cantone, con una produzione annua in bottiglie che va dalle 390mila alle 470mila unità. Il gruppo Zanini, nato nel 1964 e che gestisce attualmente 6 enoteche, è fautore di una produzione di vino d’eccellenza, ottenibile soltanto grazie alla cura dei vigneti nostrani tramite le più avanzate tecnologie. Non a caso, nel 2015 si è classificato al terzo posto al “Prix SVC Svizzera italiana”, premio riconosciuto alle attività imprenditoriali di maggior successo all’interno del Canton Ticino.

Ma quanto può dare al territorio il settore vinicolo svizzero? Tanto, molto di più di quanto si possa pensare di primo acchito. Innanzitutto, è fondamentale che i nostri vini partecipino a quanti più concorsi internazionali e a quante più fiere possibili; perché così non saranno solo le marche a farse conoscere, ma anche il Ticino stesso.

Anche una maggiore coordinazione tra le varie aziende vinicole ticinesi sortirebbe degli effetti positivi: occorrerebbe realizzare, quindi, delle sinergie nelle esportazioni e nelle strategie di comunicazione verso i cantoni non italofoni, accompagnate da simili operazioni verso i paesi storicamente ‘forti’ nella produzione di vino, come l’Italia e la Francia.

Infine, occorre tenere in mente l’importanza del turismo enogastronomico. Molti visitatori scelgono una località anche (o principalmente) per il cibo che essa offre. E il vino, com’è naturale che sia, ha un’importanza fondamentale nell’alta ristorazione.

Più notorietà al vino ticinese vuol dire più turisti per la nostra terra. Più turisti significa più clienti per i ristoranti. Più clienti si recano nei ristoranti, più vino viene acquistato; il cerchio si completa.

Per questo bisogna insistere sulla notorietà dei nostri vini più pregiati, come ad esempio il Merlot. Nonostante i numeri della nostra produzione vinicola siano naturalmente esigui rispetto ai concorrenti per una questione di dimensione del territorio, la capacità imprenditoriale non manca, come dimostra l’esempio di Zanini. Questo circolo virtuoso non aspetta altro che di essere disegnato. Alle mani e alle menti dei nostri imprenditori spetta questo compito.

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