Marina, 27 anni, si racconta all’interno dell’esposizione Tu! «Sono un po’ diversa, però sono felice lo stesso»
LUGANO - Io sono Marina. Ho 27 anni e sono una ragazza con la sindrome di Down. Sono un po’ particolare, sono un po’ diversa, però sono felice lo stesso. Una cosa tuttavia mi dà fastidio: quando vado in giro, a volte, la gente mi guarda in maniera strana. Mi fissa, e a me dà fastidio. E quando ci sono dei ragazzi che mi guardano male io dico: “C’è qualcosa che non va?” A me non piace che mi fissano e vorrei che la smettessero di guardarmi in questo modo, perché io sono sensibile. Io sono Marina e ho una vita come tutti. Lavoro tutti i giorni come aiuto cuoca in una scuola dell’infanzia.
Mi piace il mio lavoro. Aiuto a cucinare, stiro e sto bene con i miei colleghi. Sono fortunata a lavorare in una scuola dell’infanzia, perché mi piacciono i bambini. Il lavoro mi insegna tanto e grazie alla mia responsabile ho imparato tante cose che mi servono per la vita. Oltre al mio lavoro ho degli hobby: faccio danza, in inverno vado a sciare e sono attiva a livello agonistico con il nuoto, dove devo impegnarmi molto perché devo raggiungere dei risultati. Ho un fidanzato e sto bene.
Vivo con la mia famiglia. Ho due sorelle e ora anche un nipote. Devo avere una responsabilità anche verso di lui. Se lui ha bisogno di me io voglio esserci. La mia famiglia è importante per me e sono molto felice di essere con loro. Loro mi accettano così come sono. Quello che di più grande fanno i miei genitori è aiutarmi a capire, per permettermi di diventare grande, per andare sempre più in avanti. E mi insegnano a coltivare i miei sogni. Dentro di me ci sono delle cose che mi piacerebbe fare. Mi piacerebbe, per esempio, vivere con il mio moroso. Ma non riesco ancora a decidere. Dovrei lasciare i miei genitori. Non so. Io sono Marina. Ho 27 anni e sono una ragazza con la sindrome di Down. Sono nata così e questa è la mia vita. E tu? Tu chi sei?
Tu! - Un percorso sulla diversità
Un’esposizione interattiva per giocare e riflettere sulla nostra delicata umanità. Il percorso è rivolto a tutte le età, con lo scopo di alimentare pensieri, atteggiamenti e parole su come percepiamo la disabilità.
Villa Saroli, Lugano
Dal 3 aprile al 7 dicembre 2017
Ve-Sa- Do, dalle 14.00 alle 18.00