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LUGANO«Non smettere di rincorrere i propri sogni»

12.04.17 - 06:00
Laura Cantù, 56 anni, si racconta all'interno dell'esposizione Tu!. «La sofferenza può diventare forza. Io sono diventata quella che sono grazie alla malattia»
L'ideatorio-USI
«Non smettere di rincorrere i propri sogni»
Laura Cantù, 56 anni, si racconta all'interno dell'esposizione Tu!. «La sofferenza può diventare forza. Io sono diventata quella che sono grazie alla malattia»

LUGANO - Sono passati ormai 10 anni da quando mi sono seduta su una sedia a rotelle per una malattia muscolare, una rara miopatia che non mi permette più di stare in piedi. Non avrei mai pensato di finire con due ruote sotto il sedere. Io sono una persona normale. Una donna con sogni, speranze e paure, con forze, passioni ed emozioni, esattamente come tutti gli altri. Non mi reputo una persona diversa.

Ora sono su una sedia a rotelle, ma, anche se può sembrare strano, a volte dico grazie alla mia malattia, perché fermandomi e riflettendo, mi accorgo che io sono diventata la persona che sono oggi proprio grazie alla malattia. E sono ben felice di essere così. È stato importante poter fare un percorso di “sofferenza”, perché questa situazione, spesso difficile e negativa, può essere modificata e diventare forza. È così, trasformando quello che ci accade e come lo viviamo che possiamo cambiare la visione che l’altro ha di noi. E sappiamo quanto questo sia importante.

Da quando sono in sedia a rotelle ho riscoperto la passione per il teatro e la danza: linfa vitale per me. Da allora, il palco è il mio mondo. È come se fosse un simbolo: la sedia a rotelle è il motore della mia vita e la conferma di quello che ho sempre pensato, cioè che si può continuare a rincorrere i propri sogni, a prescindere dalle difficoltà che la vita ti presenta. Non bisogna mai fermarsi. Io li rincorro ancora oggi, sempre di più.

Certo, mi piacerebbe ritornare in piedi, ma non vorrei perdere la persona che sono diventata adesso. Mi piacerebbe riguardare il mondo da in piedi, dopo questo percorso lo guarderei con occhi diversi. Questa sarebbe una nuova sfida: chissà che la vita non me la proponga?

L'esposizione Tu!, organizzata da L'ideatorio dell'Università della Svizzera italiana in collaborazione con Pro Infirmis Ticino e Moesano, è aperta a Villa Saroli a Lugano i pomeriggi di venerdì, sabato e domenica fino al 7 dicembre.

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