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PROVA SU STRADAMaserati Quattroporte GTS – Come ridefinire un pezzo di storia?

03.12.13 - 16:00
Cambia tutto rispetto alla generazione precedente: telaio, motore, cambio, design, contenuti. Per aprirsi a nuovi mercati cercando di non intaccare la tradizione. Un’operazione tutt’altro che semplice.
Maserati
Maserati Quattroporte GTS – Come ridefinire un pezzo di storia?
Cambia tutto rispetto alla generazione precedente: telaio, motore, cambio, design, contenuti. Per aprirsi a nuovi mercati cercando di non intaccare la tradizione. Un’operazione tutt’altro che semplice.

COME VALUTARLA? - Non so dire se il mio giudizio estetico sia oggettivo o si basi unicamente su ciò che è cambiato sotto al suo vestito, ma a me la nuova Quattroporte sembra cambiata tanto, tantissimo, eppure in un certo senso è sempre lei: l’ammiraglia Maserati. Ma la domanda è: quanta Quattroporte c’è nella nuova Quattroporte? Un quesito cui solo una prova su strada può dare risposta, durante la quale andrebbero scelti alcuni criteri per articolare il proprio giudizio. E se invece di criteri non ne mettessimo e ci lasciassimo guidare unicamente dalle sensazioni? In fin dei conti le auto di lusso e più in generale le sportive sono opere meccaniche che devono evocare sensazioni, e visto che nella mano destra si trova una chiave con il tridente – quindi di un’auto sportiva di lusso – credo che questo sia proprio il metodo corretto. O meglio: se sarà giusto lo scopriremo alla fine di questa giornata.

MANCA QUALCOSA - Sarà banale, scontato e si rischia di cadere nella retorica, però dopo averla messa in moto lascio scaldare il V8 al suo regime minio e inizio a girarci attorno – un po’ per capire come mai non si senta più di quel tanto il suo rombo, un po’ per scrutarla. Ed è solo camminandoci attorno che, con tutti i passi impiegati, mi rendo conto di una cosa: è davvero enorme! Misure alla mano fanno quasi 5 metri e 30 centimetri, ma da lontano non lo si direbbe mai: i designer sono riusciti nell’intento di renderla molto più corta e slanciata nascondendo perfettamente la sua mole. Bene, ma se la silhouette convince sono i due volti a lasciare un po’ tiepidi. Un posteriore molto elegante visto di tre quarti e un anteriore che conserva una certa sportività data da alcune tra le più classiche proprietà stilistiche Maserati, ma nel complesso il tutto sembra più anonimo e meno personale rispetto a come nell’immaginario collettivo dovrebbe essere un’automobile nata a Modena. Manca un po’ della grinta stilistica che ci ha fatto battere forte il cuore con la GranTurismo, insomma.

LUSSO. NON SOLO PER CHI GUIDA - Quando finito il giro di perlustrazione riprendo posto sul sedile di guida, non posso non notare che per l’abitacolo valgono gli stessi principi i quali danno però l’effetto contrario. Mi spiego meglio. Con un classico esempio: il navigatore. Questo è, nell’aspetto e nei contenuti, identico a ciò che ritroviamo su altre automobili di grandi dimensioni prodotte dai marchi americani appartenenti al gruppo FIAT; dei supporti validi, certo, che però incastonati in questa plancia stridono con l’idea di eleganza, unicità e raffinatezza che, alla fine, riescono ad averla vinta sul resto. Qui per esempio quei bei elementi classici e tradizionali come l’orologio, le rifiniture in legno e l’abbondanza di materiali sopraffini quali sono i pellami riescono a sovrastare questi dettagli – e a dare, al cliente finale, l’idea di automobile di lusso italiana che si aspetta. Con pregi e difetti naturalmente, visto che in alcuni dettagli la qualità costruttiva presenta qualche margine di miglioramento proprio come la dotazione, che per esempio non prevede nemmeno a pagamento la chiusura automatizzata del portellone. Al contrario le rifiniture sono curatissime, tanto che prendendo unicamente come esempio l’ampio bagagliaio troviamo una moquette di elevata qualità che riveste addirittura la parte inferiore della cappelliera. O, ancora, il fatto che quest’automobile non sia stata pensata unicamente per il conducente ma anche per i passeggeri che potrebbero prendere posto sui comodi sedili posteriori: non solo per il passo lunghissimo grazie al quale si ha uno spazio davvero sovrabbondante, ma anche per comodità quali il climatizzatore a quattro zone.

QUANTA COPPIA, SIGNORI! - Ma quando sul volante v’è un tridente quale emblema, chi ha voglia di stare seduto dietro? Noi sicuramente no, e i fatti ci danno ragione. Ciò che mi preme è sapere come si comporta il nuovo motore, il quale in comune con il precedente ha unicamente il numero di cilindri. Quindi oltrepassiamo il confine tedesco e, alla prima occasione buona, portiamo il pedale destro a fondo corsa. Cosa possiamo dire? Che incolla al sedile come abbiamo finora provato con pochissime altre automobili. Il motivo? È un assurdo mostro di coppia! Questo grazie alla due turbine che soffiano con una veemenza che ha dell’incredibile, tanto che oltre alla spinta il comportamento e le sue reazioni ricordano più un 7'000 aspirato che un 3,8 sovralimentato. Il cambio poi è così veloce che quasi non te l’aspetti, cambiando e scalando con dei paddle da riferimento per la loro grandezza oltre che per il fatto di essere fissati sul piantone dello sterzo. Con tutto questo potenziale è quindi necessario trovare una strada in cui poter innestare la terza e lasciarla (s)correre, cosicché i 650 Newtonmetri (oltre 700 con overboost) non mandino in fumo le ruote posteriori ed evitino di scomporre un retrotreno altrimenti stabilissimo e dalla notevole aderenza sui fondi stradali asciutti – contrariamente a quando la strada inizia a diventare umida o ancora peggio bagnata, ma questa è un’altra storia. Insomma: con il bel tempo è una vera e propria goduria poiché l’avantreno è velocissimo negli inserimenti e sempre ben saldo al terreno nonché stabilissima nelle percorrenze, cui fa solo difetto uno sterzo che oltre i 40° inizia a diventare evanescente, senza però perdere in precisione facendola conseguentemente entrare di diritto nell’olimpo delle superammiraglie.

UNA VERA QUATTROPORTE? - Dopo le sensazioni raccolte alla guida è il tempo di lasciar raffreddare il tutto e dedicarsi a qualche numero, agli aspetti tecnici che immediatamente assumono un loro valore ben preciso. Per esempio i 4,7 secondi per scattare da 0 a 100 km/h o la velocità massima che supera di 7 chilometri orari la soglia dei 300. Oppure la raffinatezza dello schema delle sospensioni, a quadrilatero alto all’anteriore e multilink a cinque leve al posteriore (il top!). O ancora il peso distribuito quasi perfettamente tra i due assi. Quindi appunto: cambio impostato in “M”, sospensioni nel set-up sportivo e altrettanto con il comparto motore/trasmissione. Ed ecco che la Quattroporte diventa una delle berline più desiderabili del pianeta. Però il bello sta proprio nel fatto che non vorrebbe mai andare a competere con quelle dive da “mainstream” quali la Classe S AMG o Audi S8: troppo asettiche, troppo prive di emozioni. Lei punta dritta al cuore, proprio come fa la Jaguar XJR. Ecco, tra le due quale sarebbe meglio scegliere? Basandoci sul puro feeling di guida, forse la XJR regala qualche soddisfazione in più, ma la Quattroporte GTS è talmente veloce da togliere il fiato e chiederci se pure su un circuito sia legale per un’automobile andare così forte. Anche perché, rispetto all’inglese, riesce a non far sentire a chi guida di essere al volante di un colosso lungo quasi 5,3 metri e il cui peso supera i 1’900 kg. E nonostante ciò a darle una filosofia di ammiraglia sportiva dal senso compiuto. Un’operazione non certo semplice, in cui gli emiliani sono riusciti. E della quale possono andare sicuramente fieri. Non è un’auto perfetta, intendiamoci, ma che piaccia o no non lascia indifferenti, quindi emoziona. Di conseguenza, nello spirito è rimasta sempre e comunque una Quattroporte. Missione compiuta!

 

SCHEDA TECNICA

ModelloMaserati Quattroporte
VersioneGTS
Motore8 cilindri a V, benzina, biturbo
Cilindrata3'798 cc
Potenza530 cv @ 6'500 - 6'800 giri/min.
Coppia650 Nm @ 2'000 - 4'000 giri/min.
TrasmissioneCambio automatico 8 rapporti, trazione posteriore
Massa a vuoto1'920 kg
Accelerazione 0-100 km/h4,7 secondi (dichiarato)
Velocità massima307 km/h (dichiarato)
Consumo medio11,8 L/100 km (dichiarato)
Prezzo171'936 CHF
Prezzo esemplare provato187'499 CHF
  
Ci piaceVeloce da far svenire
Non ci piacePotrebbe essere ancora più personale

 

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