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Il pastore tibetano, ritenuto brutto dal padrone, non ha superato il decorso post operatorio
SHANGAI – Una storia ai limiti dell’assurdo, che però è costata la vita ad un cane, arriva dalla Cina. Un uomo ha infatti deciso di sottoporre a un intervento di chirurgia estetica il proprio cane per migliorarne l’aspetto, ma l’animale non ha superato la convalescenza post operatoria, rimettendoci la vita.
Il padrone, Yu il suo nome, è il proprietario di un’azienda di allevamento di cani, in particolare di pastori tibetani, razza in cui non è raro incontrare esemplari con la pelle del viso molto flaccida. Un dettaglio particolarmente pronunciato nel cane in questione, che, secondo il signor Yu, non sarebbe mai stato comprato da nessuno perché troppo brutto. Di qui la decisione di ricorrere alla chirurgia estetica per un’operazione di lifting.
Ora, morto il cane, il suo padrone ha chiesto l’equivalente di oltre 100mila dollari di risarcimento al chirurgo che ha operato il cane. Nessuno, invece, potrà perseguire il signor Yu per la sua scellerata decisione che è costata la vita ad un animale innocente.
