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SVIZZERADieselgate, da settembre nuovi test per le emissioni

13.08.17 - 13:53
La nuova metodologia - sviluppata dall'Onu e dalla Commissione europea - si chiama Wtp e consentirà di determinare in modo più realistico i valori delle emissioni di CO2
Keystone
Dieselgate, da settembre nuovi test per le emissioni
La nuova metodologia - sviluppata dall'Onu e dalla Commissione europea - si chiama Wtp e consentirà di determinare in modo più realistico i valori delle emissioni di CO2

BERNA - Dal prossimo primo settembre in Svizzera e in tutta Europa entreranno in vigore regolamentazioni più severe riguardo le emissioni di CO2 che non consentiranno più ai fabbricanti di automobili di falsare i test antinquinamento, prassi emersa durante lo scandalo del dieselgate.

La nuova metodologia di test è quella sviluppata dall'Onu con il sostegno della Commissione europea: si chiama Wltp (World Harmonised Light Vehicle Test Procedure) e consentirà di determinare in modo più realistico i valori delle emissioni di CO2 e di aumentare di conseguenza l'efficacia effettiva delle misure di protezione ambientale.

I nuovi test auto saranno obbligatori da settembre 2017 per i nuovi modelli e da settembre 2018 per tutti i tipi di vetture. Entro il 2020 tutti i veicoli in circolazione dovrebbero essere stati sottoposti a queste misurazioni.

Finora i fabbricanti di automobili testavano i nuovi veicoli solo in condizioni di laboratorio: i risultati ottenuti non erano quindi attendibili per il valore effettivo delle emissioni. Le divergenze erano particolarmente significative per i motori diesel, soprattutto per le emissioni di ossidi di azoto.

«I livelli di ossidi di azoto rilasciati nella realtà sono da cinque a sette volte superiori a quelli misurati in laboratorio», ha precisato Christian Bach, del Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA). All'inizio di quest'anno si è addirittura riscontrato un caso di un modello le cui emissioni reali erano 17 volte superiori alla norma, ha aggiunto.

La ragione di queste divergenze? Secondo Bach, i fabbricanti di automobili hanno ottimizzato i veicoli in modo da ottenere i valori desiderati nel corso dei test in laboratorio: per ottenere l'omologazione non è era infatti finora necessario presentare dati raccolti su strada.

Ma dal primo settembre la musica cambierà. Oltre al test in laboratorio per ottenere l'omologazione sui mercati europei sarà necessario anche un test su strada. Si tratta - rileva Bach - di "un'importante miglioria della legislazione sulle emissioni". Con le nuove norme, a partire dal 2020 - data entro la quale saranno pienamente in vigore tutte le misure - le emissioni di ossidi di azoto diminuiranno di 5-7 chilogrammi per vettura diesel all'anno: complessivamente circa 500-700 tonnellate, ovvero circa il 4% delle emissioni totali del traffico delle vetture da turismo.

Secondo l'Associazione traffico e ambiente (ATA), la nuova procedura ha tempi troppo lunghi: all'inizio di questo mese ha quindi lanciato - assieme a Medici per l'ambiente e alla Federazione romanda dei consumatori - una petizione intitolata "Test affidabili subito", nella quale si chiede al Consiglio federale di rendere obbligatori i test per tutti i veicoli nuovi da settembre.

Anche i Giovani Verdi svizzeri, in una nota diffusa venerdì sera, chiedono uno stop immediato alle importazioni di veicoli le cui emissioni superano il limite massimo di 168 mg di ossidi di azoto. A lungo termine chiedono inoltre il divieto assoluto di veicoli diesel e benzina, per preservare la qualità dell'aria e frenare il riscaldamento climatico.

 

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