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CONFEDERAZIONEGli insetti nel piatto? «State bene attenti»

22.06.17 - 14:00
Il Centro Allergie Svizzera mette in guardia i consumatori sui possibili rischi per la salute
Gli insetti nel piatto? «State bene attenti»
Il Centro Allergie Svizzera mette in guardia i consumatori sui possibili rischi per la salute

BERNA - C'è chi giura siano il futuro dell'alimentazione, ricchi di proteine e nutrienti. E anche del business: molto più sostenibili degli allevamenti di polli o vitelli, gli insetti, in vendita dal primo maggio in Svizzera e nel resto dell'Europa a partire dal 2018, potrebbero diventare presto parte dell'immaginario quotidiano anche a tavola. Eppure c'è chi si affretta a mettere in guardia: e dice che possono rappresentare un pericolo concreto per la salute.

Non un'illazione, ma un allarme che giunge dal Centro Allergie Svizzera. «Dal 1° maggio 2017 - ricordano i responsabili - le larve della farina, i grilli domestici e le locuste migratorie sono ammessi come derrate alimentari. Larve e grilli sono diffusi in tutto il mondo e finora da noi venivano usati esclusivamente come cibo per animali da terrario e uccelli. La locusta vive invece in Africa, Asia e pure in Ticino, e fino a oggi era apprezzata come pasto solo da rettili e anfibi. In altre culture, sono da qualche tempo parte integrante delle abitudini alimentari. Ora, magari, lo diventeranno – interi, tritati o macinati – pure in Svizzera, a patto che ne sia dimostrata la sicurezza alimentare».

Per il consumatore, l'unica maniera è affidarsi alle indicazioni sulla confezione. «Le derrate alimentari che contengono una di queste specie di insetti devono essere contrassegnate in modo chiaro», osserva Karin Stalder del Centro Allergie Svizzera. Sulla confezione dev'essere cioè in bella vista il nome dell'insetto che costituisce la base del prodotto, da segnalare poi con maggiore evidenza nell'elenco degli ingredienti. Indicazioni fondamentali per chi soffre di allergie: «È possibile che le persone allergiche ai molluschi e ai crostacei reagiscano anche agli insetti», mette in guardia Stalder.

La conferma giunge anche da Barbara Ballmer-Weber, allergologa e primario presso l’Ospedale cantonale di Lucerna: «La tropomiosina e altre proteine presenti nei crostacei, come i gamberetti, sono state individuate anche nelle larve della farina». Di recente, alcuni ricercatori olandesi hanno osservato proprio una reazione allergica alle larve della farina in chi era intollerante ai gamberetti. E negli Stati Uniti si sono già riscontrati casi. «Chi sospetta una reazione allergica dovrebbe sottoporsi a un accertamento medico», conclude l’allergologa. 

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