L'atto vandalico contro il giardino di palme regalate alla città mette a rischio lo sbarco previsto a partire da giugno 2018 con le prime cinque caffetterie
MILANO - Come mostrare riconoscenza a chi vuole ospitarla? Per esempio con «un bellissimo giardino»: palme e banani che Statbucks ha piantato in piazza Duomo per ringraziare Milano del benvenuto, prima città grazie alla quale la catena americana comincerà a insediarsi in Italia l'anno prossimo. Ma l'accoglienza che è stata riservata all'idea, presentata con tanto entusiasmo dal presidente Martin Brok lo scorso 23 gennaio, mette a rischio ora il programma di inaugurazioni che prevede l'apertura di cinque punti vendita iniziali.
Per manifestare contrarietà e contrastare l'avvento di Starbucks, la politica si è mescolata all'economia. E le 39 palme sono diventate l'emblema di un «tentativo di islamizzare il Paese», hanno dichiarato i rappresentanti della Lega: raccogliendo il disappunto popolare già manifestato sui social e intercettando la libera iniziativa di qualcuno che ne ha così bruciate tre nella notte tra sabato e domenica, in un atto vandalico che non smette di indignare.
La paura è che Starbuck ci ripensi: e rinvii lo sbarco previsto nel mese di giugno 2018, che se sarà premiato dal mercato si allargherà presto fino a contare dalle 200 alle 300 caffetterie. L'azienda, per ora, tranquillizza: «Arriveremo». Per alcuni, però, suona come una provocazione.