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La progressione delle vendite avrà un impatto anche sul risultato: l'utile operativo è atteso in progressione di circa il 45%, quello netto addirittura l'80%
GINEVRA - Il gruppo ginevrino del lusso Richemont ha realizzato risultati in forte crescita nel primo semestre dell'esercizio 2017/2018 (terminato alla fine di settembre), stando alle prime indicazioni.
Il fatturato dovrebbe progredire del 10% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente (+12% a tassi di cambio costante), precisa la società - che controlla numerosi marchi noti al grande pubblico quali ad esempio Cartier, Montblanc e Piaget - in una breve nota odierna.
La progressione delle vendite avrà un impatto anche sul risultato: l'utile operativo è atteso in progressione di circa il 45%, mentre quello netto dovrebbe beneficiare di un balzo dell'80%. Per conoscere i dati più precisi bisognerà comunque attendere il 10 novembre.
Richemont aveva avviato l'anno scorso un vasto programma di riacquisto, presso i distributori, di orologi che si vendevano male (Cartier in primis), con l'obiettivo di fare posto a nuove linee di prodotti. L'operazione aveva in particolare interessato le importanti piazze di Hong Kong e Macao. Le misure avevano avuto un importante impatto sulla redditività, che era scesa rispetto all'esercizio precedente.
A questo effetto si aggiunge però anche il generale miglioramento nel settore dell'orologeria, con una crescita della domanda, e l'evoluzione positiva sul fronte delle divise, spiegano i vertici di Richemont.
Le novità odierne non rappresentano una vera sorpresa, considerato che già a metà settembre, in occasione dell'assemblea generale, il gruppo aveva parlato di un forte aumento dei ricavi nei primi cinque mesi dell'esercizio. Ciò nonostante gli analisti hanno espresso giudizi positivi.
In borsa l'azione è partita bene, guadagnando quasi l'1%, ma è poi scivolata in territorio negativo, restando in ribasso frazionale. Dall'inizio dell'anno la performance è del +31%.
