La situazione sta peggiorando secondo il numero uno di Px Group
GINEVRA - L'orologeria svizzera sta facendo fronte a una crisi strutturale, con difficoltà maggiori di quanto vissuto in passato, che sfocerà in una riduzione dei volumi di vendita: ne è convinto Pierre-Olivier Chave, numero uno di Px Group, un fornitore del ramo con sede a La Chaux-de-Fonds.
La crisi «non è congiunturale, bensì sistemica e va in parallelo con altri fenomeni, come la contrazione del Swiss made e la saturazione del segmento dei movimenti per orologi, che si trova in piena situazione di eccesso di capacità», afferma Chave in un'intervista pubblicata oggi da L'Agefi .
«Assisteremo a importanti cambiamenti fra i grandi del ramo», sostiene l'imprenditore a capo di un gruppo interamente in mani famigliari. «Quelli che stanno meglio, nell'alta gamma, sono i più discreti. Si osserva soprattutto un divario fra i marchi che vanno bene e gli altri».
Il fondatore di Px Group rimane comunque prudentemente ottimista riguardo all'andamento degli affari. «Sono sereno sul corto termine, ma la situazione non è eccellente».