Tra i titoli finanziari, Credit Suisse ha ceduto l'1,55% a 26,62 franchi, dopo un nuovo giudizio, meno positivo, di Merril Lynch. Stando alla seconda banca elvetica, nel primo semestre dell'anno l'investment banking dovrebbe registrare risultati meno positivi di quanto stimato.
Oltre a ciò, dopo la multa negli Stati Uniti, Credit Suisse dovrà ricostituire il capitale proprio. La concorrente UBS ha chiuso in flessione dell'1,48% a 17,98 franchi e Julius Bär del 4,41% a 38,76 franchi. Tra gli assicurativi, Zurich è avanzata dello 0,75% a 268,70 franchi, mentre Swiss Re ha perso lo 0,19% a 79,65 franchi.
Tra i titoli difensivi, Roche ha chiuso in flessione dello 0,68% a 263,50 franchi, Novartis dello 0,62% a 80,30 franchi, mentre Nestlé ha segnato una progressione dello 0,43% a 70,25 franchi.
Dopo la richiesta miliardaria di risarcimento in Italia, Novartis rischia grosso anche negli Stati Uniti per una vicenda di corruzione legata a ribassi - considerati ingiustificati dalle autorità locali - concessi a varie catene di farmacie affinché queste ultime consigliassero ai clienti preparati della società basilese coperti dalle assicurazioni Medicare e Medicaid. Oggi una corte di Manhattan ha respinto la richiesta di Novartis - che si proclama innocente, come anche nel caso italiano - di abbandonare il caso.
Tra i pochi titoli in crescita si segnalano Transocean (1,34% a 37,77 franchi) e Actelion (+0,85% a 89 franchi).