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UNGHERIAMigranti: «L'Italia chiuda i suoi porti»

21.07.17 - 14:49
È quanto sostiene il premier ungherese Viktor Orban. Calderoli: «Portiamoli sulle isole deserte»
Keystone
Migranti: «L'Italia chiuda i suoi porti»
È quanto sostiene il premier ungherese Viktor Orban. Calderoli: «Portiamoli sulle isole deserte»

BUDAPEST - L'Italia dovrebbe «chiudere i porti» per arginare i flussi migratori dal Mediterraneo.

Lo sostiene il premier ungherese Viktor Orban, annunciando che i quattro leader del gruppo di Visegrad (oltre all'Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia) hanno scritto una lettera in questo senso al presidente italiano del Consiglio Paolo Gentiloni.

Secondo Orban, che non esclude l'opzione militare, il problema deve essere risolto in Libia.

Orban, in un'intervista alla radio pubblica Mr, si dice contrario a una politica europea sull'immigrazione, definendo «irrealistiche» le proposte della Commissione europea, in quanto alimenterebbero i rischi di terrorismo.

Nella lettera a Gentiloni i quattro fanno una serie di proposte al governo italiano. «Se non verranno chiusi i porti ai migranti - sostengono i leader del V4 - il problema diventerà ingestibile, dato che tedeschi ed austriaci chiuderanno presto le loro frontiere». «Il flusso immigratorio - aggiungono - deve essere fermato in Libia». E all'obiezione che in Libia non esiste un potere pronto a collaborare con l'Ue per fermare i trafficanti, Orban risponde: «Penso ad azioni militari».

Il premier ungherese critica infine anche le ong che stanno aiutando i profughi in mare. «Sono finanziati ed appoggiati da George Soros», il miliardario americano di origine ungherese, secondo il premier.

Nella lettera a Gentiloni i Paesi Visegrad ribadiscono la necessità che «i veri richiedenti asilo» siano «identificati prima di entrare in Ue». «Le nostre frontiere esterne devono essere protette», affermano. Per questo «l'Ue ed i suoi Stati dovrebbero mobilitare risorse finanziarie e di altro genere per creare condizioni sicure e umane in hotspot o centri di accoglienza fuori dall'Ue», e offrono un «contributo significativo».

«Sulle isole deserte» - Anche Roberto Calderoli oggi si è espresso sulla tematica: «Ha ragione il Governo austriaco a proporre di bloccare gli approdi degli immigrati sulla terraferma lasciandoli nelle isole, ma sbaglia a proporre di lasciarli a Lampedusa, la cui popolazione sta pagando un prezzo altissimo da questa invasione». Ha affermato il senatore italiano della Lega Nord.

«In Italia ci sono diverse isole deserte, in alcune ci sono anche vecchi penitenziari abbandonati o vecchie caserme dismesse: portiamo lì gli immigrati richiedenti asilo che arrivano, allestiamo strutture apposite per ospitarli, sorvegliarli, identificarli il più in fretta possibile e rimpatriarli una volta appurato che sono irregolari», ha aggiunto il vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord.

«Portiamo anche gli immigrati presenti nelle strutture di accoglienza. Questo per chi è già qui, perché chiaro che l'unico strumento per fronteggiare l'invasione resta il blocco navale delle nostre acque territoriali: non dobbiamo far arrivare sulle nostre coste nemmeno un gommone, dobbiamo farli tornare nei porti da cui sono partiti», ha detto ancora.

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