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ITALIAG7 non unanime ma nemmeno spaccato

27.05.17 - 13:08
Un livello soddisfacente di consenso si è registrato sulle questioni di politica estera, in particolare Nord Corea, Siria, Libia e lotta al terrorismo
Keystone
G7 non unanime ma nemmeno spaccato
Un livello soddisfacente di consenso si è registrato sulle questioni di politica estera, in particolare Nord Corea, Siria, Libia e lotta al terrorismo

TAORMINA - «Non uniti su tutto, ma neppure divisi su tutto»: così fonti molto vicine al confronto svoltosi al G7 descrivono il risultato di questa due giorni a Taormina che per la prima volta ha messo di fronte gli alleati europei con il presidente Usa Donald Trump.

«Le aspettative erano piene di incertezza, perché non è un segreto la distanza esistente con Trump su questioni cruciali, come il clima e il commercio», hanno commentato le fonti. «Poteva essere il G7 più difficile di sempre. Possiamo dire che c'è stata una discussione molto franca ed onesta, ma non possiamo parlare di spaccatura». Un livello soddisfacente di consenso si è registrato sulle questioni di politica estera, in particolare Nord Corea, Siria, Libia e lotta al terrorismo: «Su questi capitoli non si è registrato dissenso». Diverso il caso del commercio e del clima, su cui le distanze di partenza erano molto ampie. Solo ore di intenso negoziato e la volontà della presidenza italiana e degli alleati Ue di non rompere «sono riuscite a trovare un compromesso onorevole per tutti».

Sul commercio, la quadra si sarebbe trovata su una formulazione generica di «lotta al protezionismo», anziché su quella più stringente di «lotta ad ogni tipo di protezionismo». Mentre sul clima, fonti vicine al dossier assicurano che è stata superata la minaccia di chiudere il vertice con due dichiarazioni distinte: «Ci sarà un'unica dichiarazione a sette nella quale i sei altri partner si impegnano a lasciare più tempo agli Usa per prendere una decisione sull'accordo di Parigi».

Capitolo chiuso invece sulla questione dei migranti, dove il wording, che unisce la necessità della sicurezza a quella delle gestione dei flussi migratori nel rispetto delle leggi internazionali, soddisfa i Sette. Sulla Russia fonti riferiscono che anche gli Usa sono orientati ad accogliere una formulazione che parla di «azioni ulteriori» se Mosca continuasse a non rispettare gli accordi di Minsk e la situazione in Ucraina peggiorasse.

Trump, decisione la prossima settimana - il presidente americano Donald Trump fa sapere, con un messaggio su Twitter, che «prenderò la mia decisione sull'Accordo di Parigi» sul clima «la prossima settimana!».

Crescita e lavoro - La ripresa c'è ma resta moderata con il pil ancora sotto il suo potenziale in molti paesi: «la nostra priorità principale è sostenere la crescita, garantire adeguati livelli di vita e occupazione». Lo scrivono i leader del G7 nel comunicato finale in cui riaffermano «l'impegno ad usare qualsiasi leva - monetaria, fiscale e strutturale - per sostenere una crescita forte, sostenibile, bilanciata ed inclusiva».

Secondo il premier italiano Paolo Gentiloni, al G7 si è trovato un punto di convergenza «positivo» tra chi sottolinea la necessità di tutelare le forze più colpite dalla globalizzazione e chi difende il libero commercio e contro il protezionismo. «L'Italia sostiene con forza che la difesa del libero commercio non è affatto automaticamente qualcosa che danneggia i settori più deboli delle nostre società», ha aggiunto.

Innovazione e lavoro - Un «piano d'azione per le persone, su innovazione, skills e lavoro», per affrontare la «prossima rivoluzione produttiva»: è quanto prevede un documento separato dalla dichiarazione finale del G7, nel quale i leader guardano agli «enormi cambiamenti senza precedenti» che investiranno le aziende, il lavoro e la società.

Nel documento i leader stabiliscono una strategia comune basata su tre pilastri: innovazione nella produzione, dove le priorità individuate sono inclusione, apertura e sicurezza; capitale e infrastrutture, capitolo dedicato alla formazione del capitale umano, innovazione e ricerca; infine il futuro del lavoro, dove il G7 punta su «dialogo» e «inclusione».

Macron, evitate le fratture - Le discussioni al G7 sul clima «hanno permesso di evitare di limitare i progressi dell'accordo di Parigi o di mettere in luce disaccordi troppo profondi». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in conferenza stampa a Taormina al termine del vertice.

«Trump prenderà nelle prossime settimane decisioni in merito», «gli ho detto che il tema è indispensabile per gli equilibri internazionali, per la reputazione americana e per gli interessi americani», e «ho notato in lui la volontà di ascolto».

«Spero che gli Usa resteranno nell'Accordo di Parigi. Credo che Trump sia pragmatico e c'è una buona speranza che confermi il suo impegno, anche con i suoi tempi. Ma qualunque sarà la sua decisione, non ci impedirà di andare avanti», ha aggiunto Macron, concludendo di essere «ottimista».

Monito alla Corea del Nord - Il G7 di Taormina ha lanciato un monito chiarissimo alla Corea del Nord sulla minaccia nucleare. Ne è convinto il premier giapponese Shinzo Abe. Se la questione nord coreana verrà trascurata sarà «un segnale sbagliato, diventerà una seria minaccia alla sicurezza che rischierà di diffondersi come una malattia contagiosa».

Abe ha anche lanciato un appello a Cina e Russia per la loro «indispensabile collaborazione» sulla questione nordcoreana, come anche alla comunità internazionale, perché si «unisca e agisca».

Il premier giapponese ha ringraziato il premier Paolo Gentiloni per aver inserito la questione nord coreana «tra le massime priorità dell'agenda del vertice, che ha inviato oggi "un messaggio forte e deciso».

Abe lascia la Sicilia soddisfatto, perché «per la prima volta un G7 ha trattato la questione tra i problemi importanti e parlandone a lungo. In un anno, con due test nucleari e 18 missili balistici Kim Jong-un ha superato quanto fatto da suo padre 16 volte in 18 anni.

Quindi la società internazionale deve alzare la voce e questa volta i paesi del G7 tutti insieme fanno pressione sulla Corea del Nord», anche all'Onu, minacciando nuove sanzioni. Sulla questione nucleare, Abe ha anche salutato la posizione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed il suo pieno appoggio a Giappone e Corea del Sud.

Accordo Nafta - Il premier canadese Justin Trudeau ha detto di condividere con il suo collega americano Donald Trump la volontà di migliorare il Nafta, l'accordo nord americano di libero scambio, ma ha lasciato chiaramente intendere che non ci sono stati progressi nei negoziati tra Canada, Messico e Stati Uniti, molto tiepidi sugli scambi commerciali senza limiti.

Nella sua conferenza stampa, Trudeau ha detto che Usa e Canada «sono d'accordo nel ritenere le relazioni tra i due paesi tra le più strette in assoluto», ma che l'accordo è stato modificato «una dozzina di volte in 20 anni, lavorando insieme per migliorarlo, e siamo assolutamente d'accordo su questo punto».

 

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