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ROMADonna fatta a pezzi. Il fratello confessa: «Sono stato io»

16.08.17 - 17:34
È stato Maurizio Diotallevi ad uccidere la sorella Nicoletta. L'uomo ha confessato: «Mi trattava come un ragazzino, razionava i soldi.»
Keystone
Donna fatta a pezzi. Il fratello confessa: «Sono stato io»
È stato Maurizio Diotallevi ad uccidere la sorella Nicoletta. L'uomo ha confessato: «Mi trattava come un ragazzino, razionava i soldi.»

ROMA - Dopo 10 ore di interrogatorio l’omicida ha confessato. Maurizio Diotallevi, 62 anni, ha ammesso di aver ucciso la sorella Nicoletta Diotallevi, 59 anni. È  stata uccisa e fatta pezzi dal fratello nell'abitazione che condividevano in via Guido Reni 22b a Roma. «Sì, sono stato io a ucciderla. Mi trattava come un ragazzino, razionava i soldi. Guadagnava solo lei e ogni volta decideva lei quando e quanti darmene», così si è giustificato Maurizio durante gli interrogatori. La donna è stata prima strangolata e poi tagliata a metà con una sega. L’uomo ha successivamente gettato le varie parti del corpo in diversi cassonetti: le gambe in viale Maresciallo Pilsudski, nel quartiere Parioli, il resto del corpo a un chilometro, in via Guido Reni. «Non entrava tutto intero in un sacco,ho duvuto prendere una sega e tagliarlo» ha spiegato ancora l’omicida.

A scoprire le gambe del cadavere, intorno alle 20 di ieri è stata una ragazza rom mentre rovistava all'interno di un cassonetto in viale Maresciallo Pilsudski. La giovane alla vista delle gambe ha avuto un malore, ma è riuscita ugualmente a dare l'allarme. Stando agli inquirenti gli arti sarebbero stati gettati la notte precedente, a giudicare almeno da un iniziale stato di decomposizione. Secondo le prime informazioni i due fratelli Diotallevi avevano problemi economici e vivevano insieme nell'appartamento lasciato in eredità dai genitori. Per sostentarsi affittavano anche a studenti una stanza dell'appartamento in via Guido Reni 22b.

 

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