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La vittima è un 17enne musulmano
NEW DELHI - Un giovane musulmano indiano è stato accoltellato a morte su un treno in viaggio nello Stato di Haryana, non lontano da New Delhi, da un indù che lo ha accusato di essere un "mangia-mucche", animale considerato sacro dall'induismo. Lo riporta il quotidiano The Hindu precisando che l'uomo è stato arrestato ed ha ammesso di aver compiuto il gesto «sotto l'effetto di alcolici».
L'incidente, che non è il primo da quando le leggi sulla proibizione di macellare i bovini sono diventate più rigide in India, è avvenuto nei pressi della stazione di Ballabgarh, quando un gruppo di 20 persone, secondo testimoni, si sono avvicinate a Junaid, la vittima di 17 anni, e a due suoi fratelli.
Dopo aver pronunciato frasi ostili contro i tre, rimproverando la loro predisposizione al consumo di carne bovina, il capobanda del gruppo ha estratto un coltello ed ha cominciato a sfregiare al volto ed al petto uno dei fratelli. Junaid ha cercato di difenderlo ma è stato ripetutamente colpito in più parti del corpo, ed è deceduto quasi subito.
Gli attacchi contro i musulmani sono cresciuti dopo la vittoria nel 2104 del primo ministro Narendra Modi, appoggiato da gruppi fondamentalisti indù. In alcuni Stati sono operativi gruppi di 'vigilantes' che bloccano i veicoli che trasportano bovini, spesso malmenando le persone che si trovano a bordo.
A fine maggio è entrato in vigore in India, non senza malumori e polemiche, un decreto del ministero dell'Ambiente e delle Foreste in base al quale si proibisce la vendita in tutto il Paese di mucche, tori, bufali, e perfino cammelli, per fini di macellazione.
