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ITALIABlitz antimafia: 23 arresti e sequestro da 280 milioni a Roma

23.06.17 - 20:34
Sigilli a 46 esercizi commerciali, tra cui "Mizzica", "Macao" e Babylon Café"
Blitz antimafia: 23 arresti e sequestro da 280 milioni a Roma
Sigilli a 46 esercizi commerciali, tra cui "Mizzica", "Macao" e Babylon Café"

ROMA - Ventitré arresti in quattro regioni, ventisei indagati e un sequestro record da 280 milioni di euro di beni, tra cui storici bar e locali vip nella Capitale. È il bilancio di un'operazione antimafia dei carabinieri del Nucleo investigativo di Roma e dei finanzieri del nucleo di polizia tributaria della Capitale.

Due le organizzazioni smantellate con l'indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di appartenere a due associazioni finalizzate all'estorsione, usura, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e fraudolento trasferimento di beni.

Secondo gli inquirenti, un primo gruppo è riconducibile a Gaetano Vitagliano, figura di spicco nel settore del narcotraffico internazionale e vicino al clan camorristico degli "Scissionisti". Scarcerato nel 2011 e stabilito a Roma, per gli investigatori avrebbe costruito un vero e proprio impero attraverso il riciclaggio di denaro sporco.

Il secondo sarebbe stato guidato da Giuseppe Cellammare, ex collaboratore di giustizia ritenuto negli anni '90 componente della "Sacra Corona Unita". Durante le indagini è stato sequestrato un vero e proprio arsenale costituito da armi e munizioni, anche da guerra. Le vittime, oltre a subire intimidazioni, venivano picchiate.

A fare da "cerniera" tra le due organizzazioni un imprenditore ritenuto la "figura chiave". Avrebbe "ripulito" il denaro attraverso società "schermo" e reinvestito in un progetto immobiliare per circa 200 appartamenti vicino a Roma.

Tra gli indagati anche l'imprenditore A. P.*, già coinvolto nell'inchiesta Mafia Capitale, un notaio, tre commercialisti e quattro dipendenti infedeli di banca, di cui due arrestati. Disposto un maxisequestro di beni per un valore complessivo di circa 280 milioni di euro.

Sigilli a 46 esercizi commerciali tra cui storici bar della Capitale come "Mizzica", di via Catanzaro e di piazza Acilia, il locale "Macao" di via del Gazometro, frequentato dai vip della movida romana, la nota catena di bar "Babylon Cafe'" e anche un bar in via Tiburtina dove fu girata una scena del film "Suburra" con Claudio Amendola.

«Il contrasto alla criminalità organizzata è uno dei grandi problemi della città - ha sottolineato il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone - c'è una enorme quantità di denaro di dubbia provenienza che viene immesso nei circuiti dell'economia inquinandone settori e rendendo difficile l'attività degli imprenditori onesti».

Plauso delle istituzioni alla maxi operazione. «La lotta alla mafia è prioritaria per Roma» ha commentato la sindaca Virginia Raggi. Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha sottolineato che l'indagine «conferma il radicamento delle mafie nel Lazio: occorre fare tutti un salto di qualità per contrastarle».

*nome noto alla redazione

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