TEL AVIV - Dopo oltre 40 giorni è terminato oggi lo sciopero della fame dei membri di al-Fatah detenuti in Israele indetto dal loro dirigente Marwan Barghouti. Lo rende noto il servizio carcerario israeliano.
Secondo i media nella notte è stato raggiunto un accordo fra Israele, Anp e la Croce rossa che prevede "benefici di carattere umanitario" per i palestinesi detenuti in Israele. Questo sviluppo è giunto in concomitanza con l'inizio del digiuno del Ramadan.
Da parte palestinese, secondo la agenzia di stampa Maan, la fine dello sciopero è stata confermata da due dirigenti dell'Anp, Issa Karake e Cadura Fares. Secondo Maan, ieri Barghouti è stato condotto nel carcere di Ashqelon (a sud di Tel Aviv) dove per ore ha condotto le trattative che hanno portato alla firma di un accordo.
Secondo le prime indiscrezioni, i detenuti hanno ottenuto fra l'altro un aumento delle visite familiari, la installazione di telefoni pubblici e l'accesso ad un maggior numero di canali televisivi.
Alcuni media ritengono che alla conclusione della protesta di massa - a cui hanno aderito un migliaio di detenuti, per lo più di al Fatah - abbia contribuito la visita del presidente Donald Trump il quale avrebbe chiesto ad Israele di mostrare flessibilità in un momento in cui egli cerca di rilanciare trattative di pace.