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TEL AVIV - Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha avvertito la Bezeq, principale società telefonica in Israele, che rischia di essere inclusa in una 'lista nera' perché fornisce servizi anche in Cisgiordania, sul Golan e a Gerusalemme est.
Alla Bezeq - scrive il quotidiano economico Globes - il Consiglio ha offerto di rispondere in forma privata per illustrare meglio le proprie attività.
Invece la direttrice della Bezeq, Stella Handler, ha reagito pubblicando la lettera sul web. L'agenzia dell'Onu denuncia che la Bezeq mantiene nei territori occupati 40 installazioni, nonché punti di vendita a Gerusalemme est e nella città-colonia di Maaleh Adumim.
Handler ha replicato che il Consiglio per i diritti umani si conferma un ente «prevenuto contro Israele» e ha precisato che tutti i clienti ricevono indistintamente gli stessi servizi, «senza preferenze e senza discriminazioni».
La 'lista nera' - che teoricamente comporta il rischio di un boicottaggio - sarà completata entro dicembre. Ma secondo Globes gli Stati Uniti premono per l'annullamento della iniziativa.
