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BIRMANIASuu Kyi «non teme lo scrutinio internazionale»

19.09.17 - 08:06
Nelle ultime settimane la premio Nobel per la pace è stata aspramente criticata dagli attivisti per i diritti umani per il suo silenzio sulla questione del Rohingya
Keystone
Suu Kyi «non teme lo scrutinio internazionale»
Nelle ultime settimane la premio Nobel per la pace è stata aspramente criticata dagli attivisti per i diritti umani per il suo silenzio sulla questione del Rohingya

NAYPYIDAW - La leader birmana San Suu Kyi non teme lo «scrutinio internazionale» sulla gestione della crisi dei Rohingya da parte del suo governo»: lo ha detto oggi la stessa premio Nobel per la pace. Lo riporta la Bbc online.

«Non è intenzione del governo birmano attribuire colpe o evadere le proprie responsabilità. Condanniamo tutte le violazioni dei diritti umani e la violenza contro la legge», ha aggoiunto la leader birmana in un discorso trasmesso dalle televisioni nazionali, il primo da quando è iniziata l'emergenza umanitaria nello stato Rakhine oltre tre settimane fa.

Nelle ultime settimane Suu Kyi è stata aspramente criticata dagli attivisti per i diritti umani per il suo silenzio sulla questione del Rohingya.

«Siamo un Paese giovane e fragile con molti problemi, ma dobbiamo affrontarli tutti. Non possiamo concentrarci solo su alcuni di essi», ha aggiunto.

È probabile che il discorso di oggi, in cui mai Suu Kyi ha criticato l'esercito, non soddisferà i critici della "Signora". Da fine agosto oltre 400mila Rohingya, una minoranza musulmana pesantemente discriminata in Birmania, siano fuggiti in Bangladesh dalle violenze dell'esercito birmano, descritte dall'Onu come «un chiaro caso di pulizia etnica».

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