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Lo ha detto il presidente americano a Yad Vashem aggiungendo che questo non deve avvenire «mai più»
TEL AVIV - «La Shoah è stata l'ora più buia della storia dell'umanità, il crimine più selvaggio contro Dio e i suoi figli». Lo ha detto il presidente americano Donald Trump a Yad Vashem aggiungendo che questo non deve avvenire «mai più».
Poi, citando Elie Wiesel, ha sottolineato che «è importante restare testimoni». Yad Vashem rappresenta, ha spiegato, «lo spirito che non si può spezzare del popolo ebraico che, malgrado le persecuzioni, ha illuminato il mondo».
«In questo luogo sacro di Yad Vashem noi ricordiamo la Shoah, e ricordiamo anche l'odio verso il popolo ebraico. Giuriamo che non ci faremo mai più trovare indifesi di fronte a questo odio», ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu al termine di una cerimonia al Museo dell'Olocausto di Gerusalemme alla presenza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Trump - che poco prima aveva firmato il Libro d'onore del Mausoleo, cosa fatta anche dalla moglie Melania - ha poi aggiunto: «Dio benedica i sopravvissuti, il popolo ebraico e Israele». Yad Vashem ha donato al presidente la copia del diario personale di Ester Goldstein, una ragazza di 16 anni ebrea, che fu uccisa dai nazisti ad Auschwitz. Durante questa cerimonia era presente la sorella di Ester, Margot, che si è intrattenuta con Trump alcuni minuti.
