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Ennesimo caso di stalking. L'appello della famiglia minacciata
TORINO - L’8 marzo ha tentato di sparare al figlio, l’ennesima aggressione ai suoi famigliari. Non è finita in tragedia perché l’arma si è inceppata. A carico di Luigi Garofalo ci sono quindici denunce. Il 46enne ha più volte infranto le misure cautelari imposte dai giudici al fine di tenerlo lontano dalla sua famiglia a Torino.
Da quel giorno è uscito e rientrato in carcere. Come riporta Repubblica, mercoledì sera è tornato nuovamente libero per decisione del gip - che ha disposto per lui gli arresti domiciliari - e ha impiegato appena 40 minuti prima di presentarsi in uno dei bar che la sua ex moglie e il figlio gestiscono a Torino.
«Appena è tornato in libertà si è ripresentato da noi per minacciarci. Diceva che ce l’avrebbe fatta pagare, che ci avrebbe ammazzato. Parla sul serio», queste sono le parole dell’ex moglie Elena Farina.
Continua la 45enne: «È uscito dal carcere alle 20 e alle 20.40 era già al bar. Noi non ne possiamo più. Questa non è vita, proprio non capisco perché i giudici continuino a rimetterlo in libertà». L’uomo è quindi nuovamente in carcere, ma il figlio non è felice: «Per quanto ci resterà questa volta? io chiedo ai giudici che non lo facciano più uscire perché vogliamo vivere tranquilli».
La donna ha quattro figli: «Abbiamo cambiato casa non so quante volte pur di far perdere le nostre tracce, però lui ci trova sempre, e se non può venire di persona manda suoi emissari a dirci che qualcuno verrà a gambizzarci. Io così non posso vivere, non ho paura per me ma per i miei figli sì. Ora ho messo in vendita la casa e i bar. Voglio andare via, lasciare il paese, sparire».
«Ho paura di morire. Io chiedo aiuto al giudice, se quell’uomo esce dal carcere viene qui e mi ammazza, sono sicura. Tenete in cella il mio ex o stavolta mi ucciderà», è questo l'accorato appello di Elena Farina.
