Cerca e trova immobili

ITALIAGasdotto in Puglia: un uomo colto da malore

29.03.17 - 09:59
Il ministro dell'Ambiente: «È un'opera importante». Proseguono intanto le operazioni di espianto di ulivi dal tracciato dell'opera
Keystone
Gasdotto in Puglia: un uomo colto da malore
Il ministro dell'Ambiente: «È un'opera importante». Proseguono intanto le operazioni di espianto di ulivi dal tracciato dell'opera

MELENDUGNO - Una persona è stata colta da malore nel corso di incidenti verificatisi nell'area antistante il cantiere del Gasdotto Trans-Adriatico (conosciuto con l'acronimo inglese Tap) a Melendugno (Lecce), dove anche oggi proseguiranno le operazioni di espianto di ulivi dal tracciato del microtunnel del gasdotto.

Secondo una prima ricostruzione, il sindaco di Melendugno, Marco Potì, stava rilasciando un'intervista ad una tv locale quando è stato invitato da funzionari di polizia ad allontanarsi per consentire il transito di camion. C'è stato uno scontro verbale tra il sindaco e la polizia italiana, quindi gli agenti hanno circondato Potì e alcuni manifestanti spingendoli fuori dall'area del cantiere.

La polizia è presente in maniera massiccia e ha delimitato l'area prevista per il passaggio dei tir che trasporteranno gli ulivi espiantati. Gli attivisti "No Tap" avevano creato un muretto fatto di pietre in una strada di accesso al cantiere: l'ostacolo è stato rimosso dalla polizia. Alcuni attivisti - una trentina in tutto - si sono seduti davanti ai cancelli del cantiere.

Il ministro dell'ambiente: «Gli ulivi saranno ripiantati»

Il progetto del Gasdotto Trans-Adriatico (conosciuto con l'acronimo inglese Tap) è «un'opera importante per un duplice motivo. Da un lato concorre a spingere il Paese nella direzione di un mix energetico più equilibrato, dall'altro (...) è un'infrastruttura che rende l'Italia meno dipendente, per esempio, dal carbone». Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera il ministro dell'Ambiente italiano Gian Luca Galletti.

Secondo Galletti, «il maggiore utilizzo di gas contribuirà a rispettare gli impegni assunti con gli accordi di Parigi sul clima».

Il ministro italiano precisa che «sono stati valutati 14 scenari alternativi, prima di concludere che la soluzione corretta era stata individuata a Melendugno».

Quanto alle proteste, se le aspettava, ma «a dire il vero non sono così eccessive», aggiunge. «Credo sia sempre giusto accettare le manifestazioni di dissenso, ma se rimangono in un ambito pacifico. Non mi pare, purtroppo, sia questo il caso».

«Il punto - prosegue Galletti - è che se continuiamo a cavalcare le pulsioni più basiche, assecondando le piazze e i personalismi, ci ridurremo a perdere continuamente delle occasioni di crescita e di sviluppo».

Il ministro ricorda «che per mesi sono state svolte tutte le valutazioni necessarie, anche da organismi indipendenti da ogni indirizzo politico. A valle di questo lungo iter autorizzativo abbiamo dato il via libera al progetto stabilendo, tra l'altro, una serie di prescrizioni. Sentire il sindaco di Napoli de Magistris che si avventura in un paragone tra l'attuale protesta e i movimenti di liberazione, mi pare un'esagerazione».

«Una sortita - conclude Galletti - di chi vuole solo costruirsi una fortuna politica. Ricordo, piuttosto, che si tratta di 211 alberi di ulivo che, una volta ultimati i lavori, verranno ripiantati».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE