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FRANCIA«Trattato come un cane» dai Le Pen

15.03.17 - 18:41
Il tribunale di Nanterre ha aperto un'inchiesta preliminare dopo una denuncia per lavoro nero da parte di colui che è stato l'autista del patron del Front National
Keystone / AP
«Trattato come un cane» dai Le Pen
Il tribunale di Nanterre ha aperto un'inchiesta preliminare dopo una denuncia per lavoro nero da parte di colui che è stato l'autista del patron del Front National

PARIGI - Il tribunale di Nanterre, vicino Parigi, ha aperto un'inchiesta preliminare dopo una denuncia per lavoro nero da parte di colui che è stato l'autista di Jean-Marie Le Pen per 17 anni. A rivelare questa denuncia depositata da Jean-Pierre Zablot il 9 gennaio sono i giornalisti di Marianne e Mediapart, Mathias Destal e Marine Turchi, nel libro Marine est au courant de tout... (Marine sa tutto). Aperta il 30 gennaio scorso l'inchiesta preliminare riguarda il periodo 1999-2016. «Mi hanno abbandonato come un cane», denuncia l'autista ormai malato riferendosi ai Le Pen.

Secondo una fonte vicina al dossier, Zablot era ufficialmente l'autista dell'ex leader fondatore del partito di estrema destra, Jean-Marie Le Pen, ma accompagnava regolarmente anche altri membri del Front National (Fn), inclusa Marine Le Pen. Zablot ha denunciato giornate infinite, senza «vacanze» né «fine settimana», una sorta di «schiavitù moderna», il tutto per 2000 euro (circa 2130 franchi) mensili pagati «al nero».

Nell'aprile 2015, sempre secondo il libro dei due giornalisti, si ammala, colpito da «gravi difficoltà polmonari, insufficienze renali ed anemia». A quel punto viene scaricato dal Fn.

«Mi hanno abbandonato come un cane», accusa l'ex autista del Fronte. Spiega tuttavia che Nicolas Lesage, direttore di gabinetto di Marine Le Pen, gli ha promesso «10'000» euro mentre Jean-Marie Le Pen gliene ha dati 4000 e l'associazione Fraternité française, presieduta da Jany, la moglie di Jean-Marie, 7800 per un totale di 21'800 euro.

Secondo gli autori del libro, nel luglio scorso, l'avvocato William Bourdon ha rivolto una lettera di messa in mora a Marine Le Pen. Il legale dice di aver ricevuto una risposta del tesoriere del Fronte, Wallerand de Saint Just, secondo cui la candidata alle presidenziali ha «rifiutato ogni accusa del signor Zablot».

Sempre secondo gli autori, sarebbe stato lo stesso Jean-Marie Le Pen a indurre il suo ex fidatissimo autista a rivolgersi al Front National, con cui è in conflitto dopo le polemiche che lo hanno opposto alla figlia nella dinastia famigliare. Secondo Le Monde, Marine Le Pen, è inoltre oggetto di due procedure di recupero fiscale per le sue dimore di Saint-Cloud, alle porte di Parigi, e di Rueil-Malmaison, sui cui non avrebbe pagato il corretto ammontare delle tasse.

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