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LUGANO"Piazza in Jazz" chiude con Danilo Rea

16.08.17 - 12:00
Venerdì 18 agosto alle ore 20.30, Rea si esibirà live in un piano solo ispirato ai successi dei Beatles e dei Rolling Stones
"Piazza in Jazz" chiude con Danilo Rea
Venerdì 18 agosto alle ore 20.30, Rea si esibirà live in un piano solo ispirato ai successi dei Beatles e dei Rolling Stones

LUGANO - Il musicista e pianista di fama internazionale Danilo Rea sarà l’ultimo ospite del ciclo di concerti gratuiti “Piazza in Jazz”, nello scenario estivo della piazza del LAC. Venerdì 18 agosto alle ore 20.30, Rea si esibirà live in un piano solo ispirato ai successi dei Beatles e dei Rolling Stones. Giunge all’ultimo appuntamento il ciclo “Piazza in Jazz”, proposto dal LAC in collaborazione con la Divisione Eventi e Congressi della Città di Lugano. Questo incontro con la musica easy/smooth jazz e swing si chiude venerdì con un ospite d’eccezione: il musicista e pianista di fama internazionale Danilo Rea, che presenta Something in our way, ovvero i Beatles e i Rolling Stones nel suo universo jazz.

Rea, in versione piano solo, rivisiterà i successi dei Beatles e dei Rolling Stones. I brani di John Lennon, Paul McCartney e George Harrison, da sempre riferimento musicale e colonna della sua formazione, s’intrecciano durante il concerto con i pezzi di Mick Jagger e Keith Richards. Dalla melodia di Let it be, all’appassionata Angie, passando per il ritmo di Ob-la-dì Ob-la dà e l’energia di Jumpin’ Jack Flash, il musicista scompone, riarrangia e ricostruisce, fino a restituire la musica che si colora di nuove sfumature. Uno show dinamico in cui l’improvvisazione è protagonista, proiettando gli spettatori in un mondo le cui strade sono ancora tutte da scoprire.

«Io improvviso sempre durante i concerti, odio avere una scaletta», racconta Rea. «Nel live ci saranno le canzoni di Something in our way ma nulla è già deciso: per me un concerto è come un salto in un mondo che ti si apre strada facendo. È un po’ come raccontare una storia, cercando di costruirla parola dopo parola, e trovando spunti per reinventarla ancora, sempre viaggiando melodicamente sul filo dei ricordi comuni».

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