Cerca e trova immobili

CANTONECorto Helvetico al Femminile: ecco i palmarès

14.03.17 - 13:00
La sesta edizione della rassegna cinematografica si è conclusa con successo
Corto Helvetico al Femminile: ecco i palmarès
La sesta edizione della rassegna cinematografica si è conclusa con successo

MURALTO - Tre giorni intensi - quelli dell’8,10 e11 marzo all'interno della Sala Congressi di Muralto - caratterizzati da cortometraggi talvolta strappalacrime, talvolta esilaranti, ma con un obiettivo comune: portare un messaggio di denuncia, o di speranza, su problematiche sociali non ancora superate.

Per la direzione artistica del festival è fondamentale selezionare lavori che siano diversi tra loro, per genere e stile, e che colpiscano per la loro ironia, per la loro drammaticità o la loro magia.

La Giuria, che quest’anno non era composta da professionisti nel campo del cinema, ma da donne spettatrici del festival (sia molto giovani che adulte), ha infatti deciso di assegnare una menzione speciale a “Lila”, del regista spagnolo Carlos Lascano, proprio perché si tratta di un cortometraggio che ha incantato il pubblico con il suo stile fiabesco e il suo messaggio positivo.

Ma il lavoro che ha vinto su tutti nella categoria Fiction è il cortometraggio russo-ucraino “Lesson Unlearned 14/41”, della regista Nina Vedmitskaya. Un cortometraggio che ha saputo raccontare in modo magico una realtà tanto vicina quanto lontana, a causa della quasi inesistente copertura mediatica; la guerra del Donbass, nell’Ucraina orientale. La storia è basata su un fatto di cronaca del 2014, quando una scuola elementare veniva bombardata perché la popolazione, sentendosi più identificata con la Russia, aveva deciso di appartenervi, ma è raccontata attraverso l’esperienza soprannaturale di un bambino intrappolato nella sua aula.

Il premio come miglior Animazione è invece andato a “Fears”, di produzione canadese, della regista Nata Metlukh. Un cortometraggio molto efficace che in due minuti è riuscito a mostrare come le nostre paure non siano solo fastidiosi fardelli, ma anche delle utili alleate per la nostra sopravvivenza.

“La silla de la vida”, corto spagnolo di Carlos Valle, è stato invece nominato miglior Documentario: un ritratto di due donne che, nonostante la vecchiaia, non hanno perso la gioia di vivere.

Il festival riaprirà le sue porte l’8 marzo 2019 e le organizzatrici si augurano di riuscire a trovare altre associazioni al femminile da coinvolgere entro questa data, affinché nasca una collaborazione e si possa portare avanti l’evento.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE