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BERNACassa malati, aumenta il contributo per la prevenzione generale

01.07.16 - 16:02
L'attuale supplemento annuo di 2,40 franchi per assicurato subirà due incrementi di 1,20 franchi, nel 2017 e nel 2018
TiPress
Cassa malati, aumenta il contributo per la prevenzione generale
L'attuale supplemento annuo di 2,40 franchi per assicurato subirà due incrementi di 1,20 franchi, nel 2017 e nel 2018

BERNA - Il Dipartimento federale dell'interno (DFI), vista la favorevole accoglienza in procedura di consultazione, ha deciso di aumentare il supplemento di premio delle casse malattia per promuovere la salute e prevenire le malattie.

L'attuale supplemento annuo di 2,40 franchi per assicurato subirà due incrementi di 1,20 franchi, nel 2017 e nel 2018, precisa un comunicato odierno dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Il primo servirà soprattutto per sostenere i programmi cantonali di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie mentali; il secondo per misure per le persone in età avanzata (ad esempio prevenzione di cadute o carenze nutrizionali) e per i programmi nell'ambito dell'assistenza sanitaria, dando la priorità alle malattie non trasmissibili.

L'importo di 2,40 franchi annui è invariato dal 1998 e non è mai stato adeguato al rincaro, sottolinea l'UFSP. Nel 1998 corrispondeva allo 0,15% dei premi standard (adulti con 300 franchi di franchigia e copertura contro gli infortuni). Con l'aumento ora approvato dal DFI, l'attuale percentuale dello 0,04 passerà allo 0,08 nel 2018. Il contributo non sarà più accresciuto almeno fino alla fine del 2024.

Nel 2011 i costi sanitari diretti di tutte le malattie croniche non trasmissibili (tumori, malattie mentali, diabete, patologie cardiovascolari e respiratorie nonché affezioni muscolo-scheletriche) erano di 51,7 miliardi di franchi.

Nei prossimi decenni l'evoluzione demografica porterà all'aumento delle spese per le cure di lunga durata nell'ordine di miliardi di franchi. Pertanto - sottolinea l'UFSP - è opportuno investire nelle misure di prevenzione, che permettono di prolungare il più possibile l'autosufficienza dei pazienti, e ridurre il carico di malattia e i conseguenti costi per l'economia.

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